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Visualizzazione dei post da agosto, 2019

Ecce Bombo - recensione film

Nanni Moretti scrive questo film, lo dirige e lo interpreta. Come molti avranno già intuito è un'opera che ha solo due opzioni, puo' piacere al punto da analizzarla e riguardarla più volte per carpirne tutte le sfumature oppure repelle, da fastidio e da allo spettatore un senso di insopportazione. Anche il protagonista sembra non sopportare nulla e nessuno e continua in tutte le situazioni a manifestare la sua frustrazione. L'argomento centrale dovrebbe essere l'autocoscienza maschile, si parla di un gruppo di ragazzi costretti a entrare nell'età adulta e tutti gli ideali e i buoni propositi finiscono sempre per fallire. Viene sottolineata l'incapacità di trasformare le idee in atti pratici. Quello che potrebbe disorientare è il fatto che la storia non segue un percorso ben definito e sembra svoltare a destra e a sinistra senza seguire un percorso preciso. Ma anche questa è sperimentazione e invito a utilizzare l'intelletto. Viene lasciato allo

Mine Vaganti -recensione film

Ferzan Özpetek dirige questo film magistralmente, eccellente il ritmo, bellissima la sceneggiatura. E' classificato come commedia, ma non si possono ignorare alcune colonne portanti della sceneggiatura di pura derivazione dal realismo magico. Ottimo il ritmo. Bellissime le colonne sonore. Le interpretazioni degli attori sono tutte di grande qualità, personaggi ben studiati e strutturati, la nonna (Ilaria Occhini) ha delle battute incendiarie, la zia (Elena Sofia Ricci) è irresistibile. Tommaso (Riccardo Scamarcio) è il più piccolo di tre fratelli e si ritrova a dover fare delle scelte di vita. Il film parla di omosessualità, senza retorica, con eleganza, con semplicità e chiarezza. Esprime i conflitti tra generazioni e culture,  tra sogni e tabù. Alcune scene sono davvero esilaranti e riescono a trasmettere la salentinità, il film è ambientato proprio a Lecce nel Salento. Un bellissimo viaggio evolutivo di una famiglia che deve affrontare il passaggio generazionale. Tra si

Bianca - recensione film

Nanni Moretti dirige e interpreta questo film che viene classificato come drammatico, io invece lo considero un giallo tragicomico . Un docente di matematica che trova lavoro in una scuola e si trasferisce in una nuova casa. Il protagonista è un personaggio sui generis, con qualche ossessione, si rapporta con la società che lo circonda in maniera buffa, quasi un disadattato. Lascia tutti nell'imbarazzo con le sue affermazioni secche e sorprendenti. Assolutamente da vedere, anche se il ritmo è un po' lento, il personaggio è magnetico e qualcosa che, da spettatore, non si riesce a definire, vi accompagna sino al finale. Una cosa che puo' confondere sono le atmosfere tragicomiche che si fondono e si alternano a quelle di un vero giallo. E' forse la sua ricetta segreta, di certo non è un film scontato e questo ne fà apprezzare il lato costruttivo. Eccellente per chi vuol vedere qualcosa di diverso, per intellettuali, per cinefili pro sperimentazione. Si, ottiene

Io Speriamo Che Me La Cavo - recensione film

Questo film è tratto dall'omonimo libro, ma mentre il libro è una raccolta di temi svolti da dei bambini di scuola elementare della provincia di Napoli, il film ha come protagonista il maestro (Paolo Villaggio). Lina Wertmüller alla regia riesce sempre a sorprendere, Paolo Villaggio sa strappare un sorriso e sa lasciarti cadere una lacrima prima che te ne accorga. Attraverso gli occhi del maestro scopriamo un piccolo comune in provincia di Napoli, scopriamo le condizioni sociali, i bambini e come questi si rapportano ad una realtà fatiscente e difficile. Il maestro viene dal nord e sdegnato tenta di cambiare le cose con la sua classe. Un film ben girato, con un montaggio mai monotono, ricco di riflessioni, a volte amare, ma soprattutto è una storia raccontata dai bambini stessi, che con la loro spontaneità fanno sorridere e riflettere al tempo stesso. Un'opera sottovalutata, poco celebrata, ma che è e rimane un cult della filmografia italiana di diritto. Tante e

Prefazione al Blog

Questo blog parla di film e più esattamente troverete delle recensioni, non aspettatevi di trovare le trame, quelle non le svelo mai per principio. Volete davvero perdere tutto il gusto di scoprire, scena dopo scena un film? Io non credo che debba essere fatto, lo trovo poco professionale anche da parte dei critici, sembra non abbiano null'altro da dire che raccontare la "storiella". Qui cercherò di fare un'analisi sia del lato tecnico-artistico che del lato emozionale e intellettuale dell'opera. Non vi spaventate, di solito rimango nelle 250 parole. Non metterò nè voti nè stelline, i film piacciono in base alla propria personalità, alla propria indole e alla propria sensibilità. Quelli che considero cult saranno segnalati come tali. I film sono opere d'arte (dovrebbero esserlo, si spera) e quindi vanno anche interpretati, gli sceneggiatori, i registi, gli attori, i direttori della fotografia, gli scenografi, tutte le figure che collaborano alla creazio

Il Piccolo Diavolo - recensione film

E' un film eccezionale, una commedia carica di tutta l'energia di Roberto Benigni. Equivoci e situazioni imbarazzanti genialmente architettate nella sceneggiatura. In questo lungometraggio Roberto Benigni si fa accompagnare da Walter Matthau, che con le sole espressioni del viso vi strapperà una risata. Ottimo il ritmo, non ci si annoia di sicuro, il personaggio di Giuditta (protagonista) vi conquisterà immediatamente per il suo entusiasmo e la sua curiosità. Normalmente non svelo mai la trama e anche questa volta non lo farò, ma questa volta non metterò neanche il link alla pagina wikipedia del film perchè è scritta male, è piena di imprecisioni banali e dettate dalla superficialità di chi ha messo il film come sottofondo, mentre parlava con degli amici. I personaggi principali sono Giuditta (Roberto Benigni), un diavolo appena nato e fuggito dal suo mondo e Padre Maurizio (Walter Matthau), un prete in crisi per i suoi sentimenti per una donna. Stop, non vi serve altr

Regalo di Natale - recensione film

Una partita a poker tra vecchi amici, durante la notte di natale. Atmosfere a tratti poetiche e malinconiche con dialoghi di grande efficacia. Lo dico subito, un film ben riuscito. Pupi Avati si esprime con tutto il suo potenziale. Questo film ha una sceneggiatura che io definisco un congegno perfetto. Non è un giallo, non ci sono morti, ma la tensione sale, sale e alla fine il colpo di scena è perfettamente degno di tutta la costruzione. Una sceneggiatura davvero ben studiata, con personaggi curati nei dettagli. Gli appassionati di poker adoreranno questo film sino ad eleggerlo un cult, alcune inquadrature degne di Kubrick, musiche del mitico maestro Riz Ortolani. Bellissimo e da rivedere più volte per coglierne tutte le sfumature. A Carlo Delle Piane viene assegnata la Coppa Volpi per l'interpretazione magistrale, il suo personaggio infatti è strano, a volte fastidioso, mai scontato, ma tremendamente ipnotico. Se dovessi definire questo film con una sola parola direi s

Il Barbiere di Rio - recensione film

Recensione del film E' una commedia comica e avventurosa con un pizzico di realismo magico. La storia parla di Matteo (Diego Abatantuono) che in Italia fa il barbiere, è separato, ha due figli e decide di andare in Brasile a trovare la sorella che non vede da molti anni. In Brasile Matteo trova un nuovo mondo, una nuova dimensione e gli eventi lo portano a poter creare le basi per una nuova vita. La cultura italiana e quella brasiliana sono raccontate, in questo film, con entusiasmo, riuscendo a trasmettere l'energia di entrambe le culture. Un film girato in due paesi che da sempre hanno un eccellente rapporto. Se siete così pazzi da voler leggere la trama prima di vedere il film, eccovi il link di wikipedia , ma io ve lo sconsiglio sempre, i film sono belli perchè sanno sorprendere. Ricco di gag comiche dall'ottimo ritmo, scorre molto piacevolmente, mai scontato e con ottimi colpi di scena. I personaggi sono curati Diego Abatantuono in grandissima forma inter